Immagine testata Chiese Evangeliche Valdesi di Vasto,
S.Salvo, Carunchio e S. Giovanni Lipioni
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Chi siamo

La Chiesa Valdese in ABRUZZO


Dal 1870 circa esistono chiese valdesi in Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti, in parte in risposta all’evangelizzazione operata nella seconda metà dell’Ottocento dai valdesi piemontesi che hanno diffuso la Bibbia e testimoniato della libertà evangelica, in parte per il ritorno dall’emigrazione negli Stati Uniti, dove si era conosciuta qualche chiesa presbiteriana o metodista.

  • Egidio Marinaro Per una storia delle comunità evangeliche in Abruzzo: i Valdesi a Carunchio all’inizio del Novecento [leggi testo in PDF]

  • Egidio Marinaro Esuli abruzzesi a Londra e il periodico evangelico L’Eco di Savonarola [leggi testo in PDF]

E’ il caso di Schiavi d’Abruzzo che è l’insediamento più antico; il paesetto è ormai del tutto spopolato e della chiesa valdese resta appena un vecchio edificio, quasi inservibile.

A Carunchio la fede evangelica è arrivata con l’inizio del Novecento (1904) e si contano ancora poche famiglie di loro discendenti, che frequentano la graziosa chiesetta che si trova sulla piazza centrale del villaggio.

 

fodo di Carunchio

vista di Carunchio

 

A San Giovanni Lipioni il ritorno dall’emigrazione è stato più recente e nel 1955, in occasione del funerale di un anziano contadino soprannominato “lu prutestant”, una parte del villaggio ha preso coscienza della possibilità di fondare una chiesa cristiana più “vicina all’originale evangelico” e un gruppo di circa 150 persone ha chiesto al pastore valdese più vicino (quello di Carunchio) di essere istruita nella fede evangelica e di fondare una chiesa valdese. Essa esiste ancora, ma il paese si è quasi completamente svuotato, per l’impossibilità di viverci e lavorare dignitosamente (a parte i piccoli appezzamenti di terreno povero e faticoso da dissodare). Pochi anziani reggono ancora la bandiera evangelica e sono felici di accogliere visitatori e anche solo curiosi.

Il tempio di San Giovanni Lipioni fu costruito negli anni 1962 — 63- 64 secondo il progetto del professore Gianni KOENIG, docente presso la Facoltà di Architettura di Firenze. I lavori di costruzione furono interrotti tre volte e tre volte ripresi dietro altrettante ordinanze del pretore di Castiglione Messer Marino. Il tempio, mancante ancora dell'abside, potè essere inaugurato l'otto dicembre 1964 alla presenza del Moderatore Ermanno Rostan e con la partecipazione di fratelli e sorelle giunte dalle comunità di Roma, Carunchio, San Giacomo degli Schiavoni, San Salvo, Schiavi e Lentella.

Il tempio non più utilizzato da otto/nove anni, avrebbe avuto bisogno di interventi manutentivi piuttosto massicci. A questo punto la Tavola ha deciso di metterlo in vendita. La Sindaca, interpellata dallo scrivente per un eventuale acquisto, sottopose all'attenzione del Consiglio di Amministrazione del Comune la nostra proposta. Tavola e Comune raggiunsero l'accordo sul prezzo. All'accordo seguì l'atto pubblico di compravendita. Domenica, 6 aprile 2014 all'assemblea, indetta dal Sindaco e a cui era presente anche una nostra rappresentanza composta da una diecina di persone, l'architetto incaricato ha illustrato gli interventi che si renderebbero necessari per un riuso dei locali come Centro Socio- Culturale. A parte l'ampliamento di una finestra che dà sulla piazza, tutti gli altri interventi ci hanno lasciato abbastanza soddisfatti, specie per quanto previsto circa l'utilizzo della balconata come esposizione permanente di una mostra fotografica che racconta il mezzo secolo di predicazione in questo piccolo paese abruzzese. La sala che sarà adibita a biblioteca e attrezzata dei moderni sistemi di comunicazione, previa richiesta, potrà essere, ancora usata da noi per riunioni e convegni vari. E' da sottolineare che gli elementi architettonici preesistenti non solo non verranno toccati ma, ove possibile, esaltati

Le chiese protestanti in Italia sono collegate da una Federazione che ha sede a Roma; alcune provengono dai movimenti di povertà (detti “ereticali”) del XII secolo, altre dal tempo della Riforma (XVI sec.) e altre ancora dal ritorno dall’emigrazione negli USA alla fine dell’800 e nei primi del Novecento.

I Valdesi nascono nel XII  secolo come movimento popolare di povertà e libera predicazione dell’Evangelo e si diffondono in buona  parte dell’Europa  ispirando altri  movimenti di  protesta ( in Boemia con Hus). Subiscono persecuzioni dall’Inquisizione. Nel 1532 aderiscono alla Riforma protestante, ramo ginevrino.

Nel 1848, dopo secoli di persecuzione e ghettizzazione ottengono i diritti civili e una certa tolleranza religiosa che aprirà le porte al formarsi di numerose altre chiese, solidamente organizzate negli USA e in altri paesi del Nord Europa (Metodisto, Battisti, Luterani).

Nel 1975, dall’integrazione tra la Chiesa Evangelica Valdese e la Chiesa Evangelica Metodista d’Italia è nata l’Unione delle chiese valdesi e metodiste. Dal 1990 esiste un patto di reciproco riconoscimento e collaborazione con le chiese battiste.


Dal punto di vista dottrinario questa chiesa crede e testimonia quanto è insegnato dalla Sacra Scrittura secondo la riscoperta del Vangelo compiuta dalla Riforma e si sente fortemente impegnata sul piano sociale. L’organizzazione delle chiese valdesi è di tipo presbiteriano sinodale. Le Chiese Valdesi di Vasto, S.Salvo, Carunchio e S.Giovanni Lipioni sono unite alle altre che formano la Chiesa Valdese da una comune confessione di fede e dalla disciplina del suo Sinodo.

Per saperne di più leggi alcuni estratti dalle Discipline dell'ordinamento valdese.


La Chiesa Evangelica Valdese (Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi) fa parte della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), è fortemente impegnata nel movimento ecumenico e fa  parte dell'Alleanza Riformata Mondiale e del Consiglio Ecumenico delle Chiese.

 


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Ultimo aggiornamento: 24 Maggio 2008 © Chiesa Evangelica Valdese di Vasto, S.Salvo, Carunchio e S. Giovanni Lipioni